La pace del mondo, la capacità dei popoli di confrontarsi con gli strumenti della democrazia, l’aiuto alle aree più povere del mondo: questi temi trovano nella Giornata mondiale delle Nazioni Unite un’opportunità di essere al centro dell’attenzione. Sono questioni che ci riguardano tutti: nell’epoca della globalizzazione, come dimostra l’attuale crisi economica, ogni evento ha una portata collettiva.
L’importanza dell’Onu, anche se a volte viene messa in discussione, è in questo senso grandissima. Da quando fu creata, il 25 aprile del 1945, è stato l’unico tentativo nella storia di trovare soluzioni condivise da tutti gli stati del mondo ai conflitti e alle situazioni di difficoltà.

Il 24 ottobre è un giorno di testimonianza della volontà di mantenere la pace, di creare un equilibrio che permetta a ogni popolo di crescere e svilupparsi liberamente e democraticamente, di trovare la propria strada per lo sviluppo economico e civile. Dobbiamo difendere l’istituzione dell’Onu, soprattutto quando forse non sembra in grado di risolvere le crisi. Perché le Nazioni unite possono trovare forza soltanto nella forza delle nazioni che le compongono, nella determinazione dei popoli e dei singoli cittadini a sostenere il sogno di un mondo, quello che vogliamo consegnare alle generazioni future, in grado di risolvere le proprie questioni con il confronto, rispettando le differenze di opinione, di cultura e di religione.