Campo Simpatia
I primi di Luglio sono
tornato a Mirandola e nel pomeriggio c’è
poco da fare e decido di fare un giro nei
comuni del cratere. Mi dirigo in macchina
verso Novi e Rovereto. Intorno il panorama
regala i colori del Sole, con le balle di
fieno arrotolate e lasciate a seccare. La
strada per Novi è tagliata dalla faglia del
terremoto e la macchina sbanda come si fosse
sulle montagne russe.
Rovereto sul Secchia è una piccola comunità,
una zona più rurale del "cratere Emilia",
segnata dalla tragica perdita del loro
parroco, entrato in chiesa per salvare la
statua della Madonna. Spuntano dappertutto
tendopoli autogestite, ognuna con un suo
nome: campo felice, campo del sorriso, campo
margherita, campo simpatia... L'estate sarà
lunga e l'arrivo dell'autunno si preannuncia
problematico, specialmente per il ritorno a
scuola dei bambini. Per strada sono
cominciate a fiorire casette di legno dove
riaprono le attività commerciali,
specialmente i bar.
Un'altra novità sono i cartelli affissi di
qua e di là per segnalare che il
parrucchiere o un'altra attività ha
riaperto. Insomma... il momento è veramente
difficile ma il popolo emiliano è
determinato e non si fa piegare. Bisogna
andare avanti in qualsiasi modo!
L'organizzazione dal basso è fortissima. Non
tutti accettano di andare in una tendopoli,
molti preferiscono accamparsi nelle
vicinanze di casa, quasi un campeggio
libero. Alcuni invece hanno realizzato vere
e proprie tendopoli e, anche grazie alla
rete e a facebook, si organizzano le
raccolte e la distribuzione dei beni
necessari alla sopravvivenza.
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