Il 1° Giugno inizia la
missione
Quando arriva la seconda scossa, quella più
forte del 29 Maggio, sono quindi già pronto
per partire alla volta dell’Emilia con il
mio JoyBus, un camper Ford Transit
carrozzeria “Grand Soleil”, acquistato un
anno prima a 1000 euro e rimesso su con
tanto lavoro “fai da te”...
Sarei dovuto
andare inizialmente a Mirandola, insieme a
Renata che ha un fratello che risiede li. La
seconda scossa però ha reso inagibile la sua
casa e quindi ora si trova a casa di Renata
che non può più accompagnarmi. Insieme a me
c’è però la mia mascotte Zicky, un simpatico
cane Alaskan Malamute che mi accompagna
dappertutto, anche se ora è un po’
acciaccato e malato.
Decido quindi di
cambiare la destinazione e mi dirigo verso
Finale Emilia. I telegiornali ne hanno
parlato molto nei giorni scorsi.
Non conosco
per niente l’Emilia di quelle zone, o la
Bassa, come la chiamano qui. Mi ricorda un
po’ la campagna francese, anche per via
delle strade provinciali un po’ sconnesse
che rasentano vari canali.
La prima cosa che
balza agli occhi è la perfetta armonia del
paesaggio e l’odore dei fiori, in
particolare dei gelsomini. Mi dirigo verso
Finale Emilia ma per ora non ci sono segni
evidenti di quanto è accaduto nei giorni
scorsi. Un po’ prima di Finale i centri
storici dei piccoli borghi sono tutti
transennati e sono costretto a fare una
lunga deviazione.
Finalmente arrivo a Finale
Emilia. Si vedono piccoli accampamenti di
tende, alcuni camper e roulotte. Non sono
vere e proprie tendopoli, più forme di
campeggio autogestito.
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