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Nei disegni dei bambini siriani a Milano la
fuga dal dolore verso un futuro di speranza
Sono stato in missione a Milano dal 7
all'11 Maggio per conto della Scuola di
Pace, l'associazione di volontariato sociale onlus e attività complementari alla protezione civile sociale
e attività di supporto alla protezione
civile che ho
fondato nel 2006.
Si era parlato nei giorni precedenti sui
media dell'emergenza dei profughi siriani in
stazione centrale, delle molte famiglie
accampate nelle sale d'attesa con la
speranza di poter continuare il lungo
viaggio intrapreso molto tempo prima dalla
Siria fino alla Libia, e poi in Italia con i
barconi della speranza. Vedendo le immagini
di quei bambini con le loro mamme ho pensato
subito che bisognava fare qualcosa e...
pochi giorni dopo eccomi in viaggio da Roma
con il JoyBus di Capitan Gioia, un camper
colorato in modo molto allegro con i disegni
dei bambini sul tema della Gioia e della
Pace.
Il viaggio verso Milano è lento, la velocità
di crociera è tra i 70 e gli 80 km. orari,
nessun pericolo di essere multati dai
numerosi autovelox presenti sul percorso
autostradale. La partenza è avvenuta la
mattina del 7 Maggio ma l'arrivo è soltanto
dopo le h. 12.00 del giorno successivo.
C'era stato un accordo informale telefonico
preventivo con una rappresentante di una
delle associazioni presenti al Centro
Accoglienza di via Aldini ma durante il
viaggio sono sorte complicazioni per
l'ottenimento dei permessi di ingresso al
Centro. Le attività previste per l'8Maggio
devono quindi essere rimandate a dopo
l'incontro previsto il giorno successivo con
i responsabili di Progetto Arca Onlus che
gestisce il Centro.
Ho un appuntamento già in programma con
Daniela (nome clown: Zucchero) e
Giovanna (nome clown: Mommy).
Insieme decidiamo di andare a vedere la
situazione in Stazione Centrale e saliamo
tutti sul Joybus. Giunti in Centrale però
scopriamo che i siriani profughi non ci sono
più, sono stati tutti spostati nei Centri di
Accoglienza predisposti dal Comune di
Milano. Ne visitiamo un paio ma sono tutti
composti da siriani maschi giovani, non ci
sono famiglie. Dobbiamo per forza aspettare
l'appuntamento del giorno dopo.
La mattina del 9 sono alla sede di Progetto
Arca. Mi ricevono con molta cordialità
spiegandomi che la delicatezza della
situazione prevede un controllo di tutte le
attività che coinvolgono i profughi accolti
nel Centro, in particolare i bambini. Dopo
aver presentato l'associazione e tutto
quello che sta facendo per i bambini siriani
ottengo il nullaosta di Progetto Arca, ora
manca solo l'OK del Comune di Milano. Qui la
situazione però si complica e si risolverà
soltanto molte ore dopo quando riesco a
mettermi in contatto con Seble
Woldeghiorghis dello staff
dell'Assessore per le Politiche Sociali
Pierfrancesco Majorino. A tarda sera
l'Assessore concede il nullaosta al nostro
ingresso, sono passati 2 giorni ma l'attesa
è stata ben ripagata, il giorno dopo potremo
finalmente andare a dare una mano ai bambini
siriani ospiti del Centro.
Il pomeriggio di sabato 10 Maggio eccomi
quindi ufficialmente al Centro di Via
Aldini. Insieme a me ci sono Pamela
(nome clown: Fellit) e Fulvio
(nome clown: Chappo). Il camper può
entrare nel cortile dove si svolgeranno le
attività. Veniamo subito accerchiati dai
bambini... è la stessa immagine che ho
potuto vedere nelle mie precedenti missioni
in Turchia, Libano e Siria: sono affamati di
gioco! Noi però di certo non ci tiriamo
indietro e ci mettiamo subito al lavoro.
Fellit e Chappo cominciano a preparare le
sculture di palloncini da donare ai bambini
mentre io allestisco un laboratorio di
pittura con i colori a tempera. In breve
tempo nascono tante bellissime opere.
Il giorno dopo, domenica 11 Maggio, siamo
ancora più numerosi. Ci sono insieme a me
Gabriela (nome clown: Gabo)
Pietro (nome clown: Babbaleo),
Daniela (nome clown: Zucchero) e
Giovanna (nome clown: Mommy),
oltre a io (nome clown: Capitan Gioia).
La mattinata sarà tutta dedicata alla FESTA
per far divertire i bambini e farli
sorridere. Come si può vedere dalle foto ci
riusciamo in pieno!
Posso quindi tornarmene a Roma, Missione
Gioia compiuta!Italo
Cassa (La Scuola di Pace)
Un
forte ringraziamento va a tutti i bambini e
i genitori siriani, ai volontari clown, ai
responsabili e ai volontari di Progetto Arca
Onlus, all'Assessorato alle Politiche
Sociali del Comune di Milano e in
particolare all'Assessore Pierfrancesco
Majorino e alla sua collaboratrice Seble
Woldeghiorghis, a Michele Papagna di Consumi
Etici e a Cesare De Bartolomei - Centro Età
dell'Acquario.
guarda i disegni dei bambini |
I DISEGNI DEI BAMBINI SIRIANI
INTERPRETATI DA CESARE DE BARTOLOMEI
Attraverso l'arte, più che con le
parole, i bambini esprimono le loro emozioni, quello che
stanno vivendo. Alcuni chiamano quest'attività "Art
Therapy" e ho avuto modo di attuarla in più situazioni
d'emergenza (L'Aquila 2009, Haiti 2010, Emilia 2012,
Siria 2012 e 2013) con ottimi risultati.
Per l'interpretazione dei disegni ci siamo avvalsi della
collaborazione di Cesare De Bartolomei con cui avevamo
già realizzato una precedente esperienza nel 2013.
I disegni raccolti a Milano sono molto "forti", fanno
trasparire chiaramente il dramma che i bambini hanno
vissuto. Si intravede anche però un forte messaggio di
speranza, la voglia e gioia di vivere che nei bambini è
invincibile!
Rispetto ai disegni dello scorso anno (che si possono
vedere qui:
http://youtu.be/g6JpQHpzQUE) vengono messi
notevolmente da parte i temi della rivoluzione siriana e
prevale nettamente una voglia di famiglia, serenità,
costruzione di un futuro in positivo.
Questi i disegni con l'interpretazione di Cesare De
Bartolomei:
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1.
Disegno probabilmente di una bambina alla
ricerca di un luogo dove stare per realizzare la
propria comunicazione |
2.
Disegno che denota un forte trauma dovuto al
distacco dalla propria casa ed è carico di
ricordi e di compagnie perdute. Possibilità di
ricostruire se stesso |
3.
Soggetto gioioso ma che non vive assolutamente
il proprio corpo. Si consiglia danza e in ogni
caso movimento |
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4.
Alla ricerca dei sogni che sono una realtà
costante nell’individuo |
5.
Soggetto
interessante, con forti capacità espressive.
Ricordo preciso del padre e della madre ma in
situazioni lontane, in ogni caso non collegate
nella sua mente |
6.
Tutto è collegato nella memoria al suo paese
d’origine, probabilmente ha fratelli ed amici
che vorrebbe ritrovare ma in ogni caso non vive
in modo tranquillo le loro immagini, il loro
ricordo |
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7.
Bambina che vive con fantasia la propria
situazione ma che nello stesso tempo teme
improvvise ricadute dolorose |
1. 8.
Soggetto che ama spazi liberi ma che nello
stesso tempo è impaurito e si ritrae in se
stesso paventando assoluti attacchi alla propria
incolumità |
9.
Disegno alla speranza, ma tutto è ancora confuso
anche se si delineano interessi precisi e
sentimenti gioiosi. Probabilmente viene da una
famiglia con tre figli e un padre ma non è
evidente la figura dell’altro genitore |
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10.
Si evidenzia chiaramente il simbolo di tre
fanciulli e della gioia della loro amicizia |
11.
La costruzione in basso è una casa con colori
neri, mentre il cielo ha forma di mare evidenzia
una situazione completamente distaccata dalla
realtà |
12.
Amore
incredibile e grandioso verso i genitori, ma non
c’è assolutamente una rappresentazione gioiosa,
anche se pieno di speranza |
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13.
Dimostrazione di un presente ricco di vita e di
un futuro ancora non disegnato, ma che viene
atteso con muta speranza. C’è un distacco
notevole con il proprio passato |
14.
Probabilmente ricorda una terra agricola dove il
soggetto ha vissuto con grande amore e con
grande gioia |
15.
È impressionante come i tre cuori vengano
trafitti da tre frecce. Tre morti? In ogni caso
grande dolore, anche se c’è la possibilità di
una rinascita |
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16.
Tutto
va verso una speranza e un futuro ricco di
incognite ma anche di gioia |
17.
Immagine
benevola di persona adulta che potrebbe essere
uomo o donna, ma che viene ricordata con affetto |
18.
Esempio di una situazione bucolica nella quale
il soggetto vive la propria infanzia, i propri
giochi, in un ambiente con molti bambini |
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19.
Individuo con grande forza che viene dalla
sofferenza ma che sopravvive alla stessa ed ha
una grande voglia di vivere e di vincere la
propria battaglia per la vita |
20.
Un
cuore trafitto, con molte immagini scure, e di
conseguenza un grande amore trafitto dal
destino, circondato dal dolore, ma che non è
morto alla vita |
21.
Individuo gioioso che ha in sé il senso
dell’ironia, ma che ha grande voglia di amare e
di essere amato |
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22.
Tutto
va ricostruito e messo a posto. Ci sono grandi
possibilità perché questo avvenga |
23.
Grande nostalgia di ciò che è stato, soprattutto
dei propri genitori e dei fratelli o amici.
Sembrerebbero almeno 3 o più nella sua memoria |
24.
Burlesco. È come se volesse prendere in giro se
stesso e coloro che lo circondano ma in senso
estremamente benevolo. Gioioso |
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25.
Il mare è come il cielo, tutto porta all’amore,
al sole, alla vita. Fantasia che spazia in senso
benevolo |
26.
Tutto
è da ricostruire, come dopo una grande tempesta.
Ci sono molti, molti elementi nel profondo della
psiche. Grandi possibilità di volare e grandi
possibilità di mantenere la stabilità |
27.
Soggetto ricco di significati nella psiche, ma
sconvolto, e nasconde se stesso, non confessando
sino all’ultimo la propria identità |
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28.
Immagine di se stesso ma sguardo atterrito anche
se vorrebbe esprimere un sorriso, che non riesce
ad esprimere con dolcezza |
29.
Individuo molto chiuso nel proprio passato e nei
propri ricordi, così dolcemente ritratti per cui
c’è difficoltà ad accettare il presente |
30.
Tutto è indirizzato alla ricerca dell’amore,
dell’affetto e soprattutto delle carezze e della
dolcezza fisica. Grido d’aiuto disperato in
questo senso. |
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