La carovana partì.
Passarono valli,
montagne, campagne… e poi altre colline, foreste, e deserti…
Il sole era alto.
Eravamo in Dicembre, ma a quella latitudine il caldo di
mezzogiorno si faceva sentire e i cammelli dovevano bere e
riposarsi un po’ all’ombra.
Baldassarre notò una
piccola fattoria, quasi nascosta dalle rocce. Si
avvicinarono per chiedere ospitalità.
Li accolse un bambino
accompagnato da un cane.
Il bambino, che si
chiamava Omar, sorrise mentre si avvicinavano.
Era felice, la loro
presenza lo aveva messo di grande allegria. Anche il cane
scodinzolava felice e tutto quello che Baldassarre chiese fu
subito esaudito.
Omar chiese a Baldassarre dov’erano diretti.
Baldassarre rispose a Omar che non sapeva dove di preciso
fossero diretti. Stavano seguendo il sogno del loro fratello
Gaspare. Questo per loro era già tutto.
“Anche io ho fatto un
sogno qualche giorno fa” disse Omar.
“Ho sognato un fiume, un
sentiero, il sole alto a mezzogiorno…”
“Tutto era un po’
confuso, ma io ero tranquillo, non so perché, ma mi sentivo
tranquillo”.
“Come facevi ad essere
tranquillo, se non eri cosciente di nulla?” Gli disse allora
Baldassarre, alzando un po’ il tono della voce. “Come
facevi, come facevi?”
Melchiorre lo fermò
prima che strapazzasse troppo il bambino che, senza
rendersene conto, aveva cominciato a scrollare mentre gli
faceva quelle domande.
Baldassarre chiese scusa al giovane Omar e si allontanò in
modo mesto. per
interrompere il brano musicale
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